Francesca Galvani referenze

Le mie esperienze

Durante le mie esperienze lavorative mi sono potuta confrontare con casi particolarmente difficili, soprattutto i gruppi di rilassamento, benessere ed espressività corporea presso il Carcere Penale “Due Palazzi” di Padova in collaborazione con la Cooperativa Olivotti che ho condotto dal 2005 al 2008; e l’esperienza lavorativa presso il Servizio per le Tossicodipendenze di Padova e l’associazione Eurocare Italia con cui ho collaborato dal 2003 al 2011.

Tale collaborazione comprendeva: primi colloqui e inserimento in programmi di persone con quadro di alcoldipendenza e tossicodipendenza, colloqui di sostegno psicologico, riunioni di raccordo con altri Servizi, visite specialistiche alcologiche inviate dalla Commissione Locale Patenti per violazione dell’art.186., interventi di promozione della salute in Scuole Medie Inferiori e Superiori, progetti in collaborazione con Comune di Padova, Istituto Superiore di Sanità, Associazione Abracalam.

Francesca Galvani Psicologa Psicoterapeuta Padova e San donà di Piave
Collaborazioni

Dal 2005 sono socia dell’Associazione Centro di Psicologia e Psicoterapia Funzionale-Istituto S.I.F. di Padova,  dove svolgo attività di sostegno psicologico e di psicoterapia.

Presso l’istituto ho anche svolto numerosi progetti di prevenzione nelle scuole sulla prevenzione delle discriminazioni di genere; ho condotto gruppi di psicoterapia e gruppi di sostegno alla genitorialità; ho svolto docenze in numerosi corsi di espressività corporea, corsi di psicosessuologia, psicologia della salute, stress e prevenzione del burn-out. Ho inoltre il ruolo di Responsabile della Qualità.

Collaboro con:

Associazione Centro di Psicologia e Psicoterapia Funzionale-Istituto S.I.F. di Padova

Società Italiana di Psicologia Funzionale

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    “Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, né cancellare i danni che ci furono inflitti nell’infanzia. Possiamo però cambiare noi stessi,”riparare i guasti”, riacquisire la nostra integrità perduta.

    Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo, per accostarle alla nostra coscienza.

    Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma è l’unica che ci dia la possibilità di abbandonare infine la prigione invisibile – e tuttavia così crudele – dell’infanzia e di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili che conoscono la propria storia e hanno imparato a convivere con essa….”.

    Alice Miller

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