Le malattie autoimmuni
All’improvviso, per motivi sconosciuti, l’organismo non riconosce più alcune delle proprie cellule e le aggredisce come se provenissero dall’esterno. Il sorgere di una malattia autoimmune è, quindi dipendente da un’anomalia nel sistema immunitario che non reagisce in maniera adeguata secernendo anticorpi contro le proprie cellule.
“La coscienza acuta di avere un corpo, ecco cos’è l’assenza di salute”
(Emil Cioran)
Le malattie autoimmuni sono caratterizzate dal fatto che il sistema di difesa dell’organismo contro gli agenti esterni si rivolta contro le cellule dell’organismo stesso.
Il sistema immunitario è un sistema complesso che comunica su tutti i fronti e le sue capacità si possono abbassare con lo stress cronico. Tutti gli organismi impiegano cellule e molecole chimiche per difendersi, ma esistono principalmente due tipi di immunità: la prima è un’immunità cellulomediata, ovvero attraverso la messa in moto delle cellule del sangue. Le cellule coinvolte in questo tipo di difesa sono le cellule killer che uccidono gli aggressori, in particolare i globuli bianchi della famiglia dei linfociti T, che si suddividono in vari gruppi. La seconda è un’immunità umorale, ovvero che utilizza sostanze tossiche contro gli aggressori, principalmente si tratta di anticorpi prodotti dai linfociti B che hanno la funzione di bloccare l’ingresso degli agenti patogeni e lo sviluppo di corpi estranei al soggetto. Quando un antigene(virus, batteri, parassiti, ecc.) entra nell’organismo, questi si attiva per eliminarlo attraverso il sistema immunitario, ma a causa di un malfunzionamento di questo sistema, alcuni anticorpi possono rivoltarsi contro le cellule dell’organismo stesso. Questi vengono definiti autoanticorpi e sono i principali responsabili delle malattie autoimmuni.
Esiste, inoltre, il sistema HLA costituito da un insieme di geni regolatori della compatibilità tra le cellule che devono essere in grado di riconoscersi tra loro. Questo sistema è generalmente strutturato in modo da rispondere e adattarsi al mondo esterno; quindi, sui globuli bianchi e sulle cellule dell’organismo esistono antigeni specifici di ciascun individuo, ovvero caratteristici della sua identità biologica, che sono anche i responsabili, ad esempio, dei rigetti in caso di trapianti.
Riferimenti bibliografici:
– Belaisch J, De Kervasdoué A. “Perchè le donne soffrono di più ma vivono più a lungo'”, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005.