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Lo shopping compulsivo: 7 modi per riconoscerlo

“Dovrebbero includere lo shopping tra le attività ad alto rischio cardiovascolare. Il cuore non mi batte mai così forte come quando vedo un cartello di RIDOTTO DEL 50%”
(Sophie Kinsella)

Lo shopping compulsivo è definibile come un intenso bisogno, incontrollabile, di comprare oggetti, anche inutili, non necessari e di scarso valore, indipendentemente dalle proprie disponibilità economiche. Tale comportamento è atto ad alleviare una crescente tensione nervosa che precede l’acquisto e a compensare un senso di vuoto. Durante l’atto dello shopping il senso di vuoto scompare e la tensione si allenta, ma di solito il sollievo è solo momentaneo.
Alcune ricerche evidenziano che lo shopping compulsivo colpisce soprattutto le donne (80%), con una prevalenza nella popolazione generale del 5,8% e un’età d’esordio sui 20 anni in media, ma colpisce anche i maschi. Generalmente si differenziano gli oggetti acquistati: soprattutto vestiti e oggetti per la casa per le donne; cd, libri e accessori per automobili per gli uomini.

shoppingInoltre si possono individuare due forme di shopping compulsivo:

Consumopatia abusiva: l’acquisto rappresenta un meccanismo psicopatologico compensatorio di un disturbo psichiatrico primario, come la depressione, il disturbo bipolare, alcuni disturbi d’ansia. L’eccesso negli acquisti segue un decorso sostanzialmente sintonico all’andamento del disturbo primario e si attenua fino a scomparire parallelamente alla remissione del quadro affettivo e/o psicotico.
Consumopatia morbosa: la compulsività all’acquisto rappresenta il fenomeno primario. Se durante le fasi iniziali del disturbo ogni nuovo acquisto crea una piacevole sensazione, col passare del tempo questa si riduce parallelamente alla comparsa dell’impossibilità di frenare l’impulso, mentre iniziano a comparire uno stato di tensione crescente e sentimenti di colpa e vergogna.

Come si riconosce?

1. Bisogno quotidiano di comprare
2. Gli acquisti riguardano oggetti inutili o di cui non si ha realmente bisogno
3. Il comportamento interferisce con la vita famigliare, lavorativa e sociale
4. Gli acquisti sono spesso al di fuori delle proprie disponibilità economiche
5. Se non si può comprare si entra in ansia
6. Si prova euforia nel momento dell’acquisto ma poi subentrano depressione e senso di colpa
7. Tutto il resto passa in secondo piano fino al prossimo acquisto.

Riferimenti bibliografici:

– Alonso-Fernández Francisco “Le altre droghe: alimentazione, sesso, televisione, acquisti, gioco, lavoro” – Roma: EUR, 1999. – 208 p.; 21 cm.
-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.
– Pani Roberto, Biolcati Roberta “Le dipendenze senza droghe: lo shopping compulsivo, Internet e il gioco d’azzardo”-Utet 2006
– Tejeiro Salguero T. Dipendenza dai videogiochi, “Personalitàdipendenze”, 9 (2003), n.1, p.11-22

Psicologa Padova - Francesca GalvaniLo shopping compulsivo: 7 modi per riconoscerlo

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