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4 Comportamenti per riconoscere il Gioco d’Azzardo Patologico

“Le carte sono la guerra, sotto mentite spoglie di uno sport”
(Charles Lamb)

La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% ha risposto affermativamente, durante un’indagine, alla seguente domanda: “Lei ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi”. In base a dati forniti dal Ministero della Salute (2012), la stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%.
Nel vecchio DSM-IV il gioco d’azzardo patologico veniva definito come un “comportamento persistente, ricorrente e maladattivo tale da compromettere le attività personali, familiari lavorative “. Il giocatore compulsivo non gioca per guadagno materiale , ma per il piacere che gli deriva dal giocare. La perdita di controllo e la pervasività del gioco nella vita del soggetto determinano il deterioramento dei rapporti affettivi, familiari, lavorativi.

gambling
Nel DSM-V l’APA ha, almeno in parte, basato la decisione di inserire il gambling patologico tra i disturbi da uso di sostanze facendo riferimento a dati recenti secondo in quali i gamblers presentano alcune alterazioni biochimiche simili a quelle dei tossicodipendenti da sostanze. Il nuovo Manuale ha però cancellato il criterio degli atti antisociali: ‘ha commesso atti illegali come falsificazioni, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo‘. Questo è legato principalmente al fatto che questo criterio non da un gran contributo alla formulazione della diagnosi in quanto i comportamenti antisociali emergono tardivamente rispetto ad altri.

Se manifesti questi 4 sintomi, rivolgiti ad uno specialista:

  1. Bisogno di giocare sempre maggiori somme di denaro per arrivare allo stato di eccitazione desiderato
  2. Sintomi di astinenza(ansia, irritabilità) se per qualche motivo si è impossibilitati a giocare
  3. Inutili e ripetuti sforzi per tentare di smettere di giocare
  4. Negazione del grado di coinvolgimento nel gioco

Riferimenti bibliografici:

-Alonso-Fernández Francisco “Le altre droghe: alimentazione, sesso, televisione, acquisti, gioco, lavoro” – Roma: EUR, 1999. – 208 p.; 21 cm.
-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.
– Pani Roberto, Biolcati Roberta “Le dipendenze senza droghe: lo shopping compulsivo, Internet e il gioco d’azzardo”-Utet 2006
– Tejeiro Salguero T. Dipendenza dai videogiochi, “Personalitàdipendenze”, 9 (2003), n.1, p.11-22

Psicologa Padova - Francesca Galvani4 Comportamenti per riconoscere il Gioco d’Azzardo Patologico

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