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Anorgasmia: 5 possibili cause

“Senza piacere non vi è vita; la lotta per il piacere è la lotta per la vita.”
(Friedrich Nietzsche)

L’orgasmo è una piacevole risposta fisiologica e psicologica a uno stimolo sessuale, associato a complesse variazioni neuroendocrine, somatiche e neurovegetative. L’anorgasmia è definita come una persistente difficoltà a raggiungere l’orgasmo, nonostante un adeguato stimolo ed eccitamento, che diventano fonte di stress.

Si distingue in primaria o assoluta in cui non è mai stato sperimentato l’orgasmo, ed è più comune di quello che si pensa; secondaria, ovvero che si manifesta dopo un periodo di normalità; situazionale nei casi in cui si verifica in circostanze o con partner specifici. L’inibizione dell’orgasmo, inoltre, può essere isolata o presentarsi in concomitanza con altre disfunzioni sessuali. In questo caso si può distinguere in base a: tempo d’insorgenza, cioè se è presente fin dall’inizio dell’attività sessuale o acquisita dopo un periodo di normalità; caratteristiche, ovvero se è generalizzata o situazionale; eziologia, ovvero determinata da cause organiche, psichiche o miste.
La capacità di avere orgasmi è ritenuta da molte donne un segno di maturità e di competenze sessuali. L’incapacità di raggiungere l’orgasmo, invece, è considerata talora una prova di inadeguatezza. La donna che non prova regolarmente l’orgasmo spesso si sente inadeguata, deprivata, e talora depressa. Altre donne possono non considerare la loro anorgasmia come un’importante disfunzione, quindi pensare che sia tutto normale e ritenere sufficienti altre compensazioni del comportamento sessuale.


L’impatto dei farmaci sulla sessualità femminile ha reso evidente, da un punto di vista fisiologico, come i fattori serotoninergici giochino un ruolo importante nell’eccitazione, nella latenza dell’orgasmo e nel desiderio sessuale. Inoltre a livello individuale l’orgasmo è inteso come un evento che riequilibra le funzioni neurovegetative, neuromodulatorie e neuromediatorie attraverso la scarica della tensione eccitatoria e a livello relazionale è inteso come benessere e indice della qualità del rapporto di coppia.
Solitamente nell’anorgasmia è contemporaneamente presente un forte desiderio e il blocco avviene in fase di plateau. Il livello di eccitazione non è direttamente connesso all’orgasmo. Questo può essere scatenato da stimolazione diretta ma anche dai centri nervosi attraverso fantasie erotiche. L’incapacità orgasmica può provocare adattamento, depressione o frigidità. L’eccitazione continua che non si scarica mai viene vissuta come un fastidio che può portare anche all’assenza di desiderio.

Possiamo raggruppare le cause dell’anorgasmia in tre categorie:

1. Cause biologiche. Tra le cause biologiche, è fondamentale il ruolo svolto dagli steroidi sessuali, androgeni ed estrogeni: la loro carenza si riflette in un’alterazione dell’equilibrio biologico necessario per il raggiungimento dell’orgasmo. Altre cause possono essere l’ipertiroidismo, problemi di anoressia o cali drastici di peso, malattie dismetaboliche, malattie vascolari, il diabete, malattie neurologiche e traumi midollari. Cause frequenti di anorgasmia possono anche essere danni iatrogeni di tipo ostetrico, chirurgico, da radioterapia pelvica per carcinomi. Occorre verificare che il disturbo non sia determinato dall’uso di alcol e droghe, che possono inibire l’orgasmo attraverso un’azione sedativa su tutto l’organismo, e di farmaci, soprattutto quelli serotoninergici che influiscono sul tono dell’umore.
2. Cause psicologiche. L’anorgasmia è un’inibizione involontaria del riflesso. Può essere determinata da un eccessivo controllo e all’incapacità di lasciarsi andare, che a sua volta si può trasformare in ansia. A volte l’ossessione di puntare eccessivamente l’attenzione alle sensazioni può portare alla perdita del piacere. A volte può essere legato alla paura, soprattutto nell’ultima fase quando l’uomo diventa più aggressivo; oppure può esserci ansia da prestazione sulla possibilità di avere un orgasmo e paure di rifiuto. A volte l’ansia può anche essere la causa, e non solo la conseguenza, di un problema di anorgasmia. La depressione, invece, spesso si accompagna al desiderio sessuale ipoattivo e, indirettamente, può contribuire all’insorgenza dei problemi dell’orgasmo.
3. Cause relazionali. E’, inoltre, determinante la componente relazionale riguardante sia le esperienze relazionali precedenti sia l’attuale relazione di coppia. E’ fondamentale la possibilità di sentirsi sicuri nel rapporto con l’altra persona, nella possibilità di fidarsi, nella capacità di sapersi dipendente da qualcuno senza timore di ciò che ne possa derivare, insieme alla sicurezza di poter mantenere la propria autonomia. Quanto più il primo approccio sessuale ha costituito un’esperienza traumatica e negativa, tanto più sarà difficile per la donna superare tale imprinting e sapersi lasciar andare.

Riferimenti:
Jannini E. A., Lenzi A., Maggi M. “Sessuologia Medica: trattato di psicosessuologia e medicina della sessulità”, edizioni Elsevier s.r.l., 2007.

Psicologa Padova - Francesca GalvaniAnorgasmia: 5 possibili cause

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