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Le malattie autoimmuni

“La coscienza acuta di avere un corpo, ecco cos’è l’assenza di salute”
(Emil Cioran)

Le malattie autoimmuni sono caratterizzate dal fatto che il sistema di difesa dell’organismo contro gli agenti esterni si rivolta contro le cellule dell’organismo stesso.
Il sistema immunitario è un sistema complesso che comunica su tutti i fronti. Tutti gli organismi impiegano cellule e molecole chimiche per difendersi, ma esistono principalmente due tipi di immunità: la prima è un’immunità cellulomediata, ovvero attraverso la messa in moto delle cellule del sangue. Le cellule coinvolte in questo tipo di difesa sono le cellule killer che uccidono gli aggressori, in particolare i globuli bianchi della famiglia dei linfociti T, che si suddividono in vari gruppi. La seconda è un’immunità umorale, ovvero che utilizza sostanze tossiche contro gli aggressori, principalmente si tratta di anticorpi prodotti dai linfociti B che hanno la funzione di bloccare l’ingresso degli agenti patogeni e lo sviluppo di corpi estranei al soggetto. Quando un antigene(virus, batteri, parassiti, ecc.) entra nell’organismo, questi si attiva per eliminarlo attraverso il sistema immunitario, ma a causa di un malfunzionamento di questo sistema, alcuni anticorpi possono rivoltarsi contro le cellule dell’organismo stesso. Questi vengono definiti autoanticorpi e sono i principali responsabili delle malattie autoimmuni.
Esiste, inoltre, il sistema HLA costituito da un insieme di geni regolatori della compatibilità tra le cellule che devono essere in grado di riconoscersi tra loro. Questo sistema è generalmente strutturato in modo da rispondere e adattarsi al mondo esterno; quindi, sui globuli bianchi e sulle cellule dell’organismo esistono antigeni specifici di ciascun individuo, ovvero caratteristici della sua identità biologica, che sono anche i responsabili, ad esempio, dei rigetti in caso di trapianti.

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All’improvviso, per motivi sconosciuti, l’organismo non riconosce più alcune delle proprie cellule e le aggredisce come se provenissero dall’esterno. Il sorgere di una malattia autoimmune è, quindi dipendente da un’anomalia nel sistema immunitario che non reagisce in maniera adeguata secernendo anticorpi contro le proprie cellule. Queste malattie riguardano il 6-7% della popolazione generale, sono prevalenti con l’avanzare dell’età e riguardano soprattutto i paesi sviluppati. Sono causa di dolori che colpiscono vari organi e molto spesso la diagnosi avviene in modo tardivo.
Le cause possono essere di vario tipo. Nella maggior parte dei casi sono coinvolti fattori genetici che rendono alcuni individui più predisposti soprattutto a causa di un sistema HLA particolare. Tra i fattori ambientali, un ruolo indiretto può essere giocato da virus, batteri, polveri o medicinali. Solo in una limitata popolazione di persone geneticamente predisposte certi microbi utilizzano l’anomalia della risposta immunitaria per scatenare una malattia sistemica, tuttavia quando la malattia viene diagnosticata il microbo è scomparso da tempo e non può più essere identificato. In ogni caso una volta scatenato il processo patologico è difficile identificare il responsabile, potrebbe essere una malattia di Lyme causata dalla puntura di una zecca, un reumatismo articolare dovuto a un’angina da streptococco, ecc.
Anche i fattori ormonali hanno un ruolo importante sul sistema immunitario, infatti le donne tra i 30 e i 40 anni sono più colpite degli uomini. I corticosteroidi possono rimandare la risposta infiammatoria, ad esempio.
I trattamenti delle malattie autoimmuni sono ancora poco conosciuti: si tratta di immunosoppressori, anticorpi-TNF, citochine antinfiammatorie, vaccinazioni anti linfociti T. L’ideale sarebbe agire direttamente sull’anomalia immunitaria ma le ricerche sono ancora in atto. Malgrado la complessità delle malattie autoimmuni la speranza è che le ricerche portino ad un miglioramento delle terapie di tutte le malattie interessate da un processo infiammatorio.

Riferimenti bibliografici:
– Belaisch J, De Kervasdoué A. “Perchè le donne soffrono di più ma vivono più a lungo'”, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005.

Psicologa Padova - Francesca GalvaniLe malattie autoimmuni

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