Come spiegare il trauma a chi non l’ha mai vissuto

Come spiegare il trauma a chi non l’ha mai vissuto

Alcuni si chiedono se un trauma possa portare ad un Disturbo Post Traumatico da Stress anche in caso non si tratti di un’esperienza di guerra (Il DPTS è stato riscontrato per la prima volta propri in reduci di guerra). La risposta, naturalmente, è sì. Il problema è che non si sono ancora svolte sufficienti ricerche sulla relazione tra trauma e disturbo post traumatico per capire da dove viene e come succede.

Psicologa Padova - Francesca GalvaniCome spiegare il trauma a chi non l’ha mai vissuto
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Stress, riproduzione e sessualità

Stress, riproduzione e sessualità

Perché quando siamo stressati il ciclo mestruale si fa irregolare, le erezioni sono più difficili da raggiungere e si perde l’interesse nel sesso? Ci sono molteplici modi in cui lo stress può alterare i meccanismi sessuali e riproduttivi.
Nei maschi, di fronte ad un evento stressante, l’intero sistema che si occupa della produzione e del rilascio del testosterone viene inibito, e questo avviene sia a causa di uno stressor fisico sia di uno stressor psicologico.

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La dipendenza da lavoro: 5 modi per riconoscerla

La dipendenza da lavoro: 5 modi per riconoscerla

La dipendenza da lavoro si manifesta quando il lavoro non ha più la funzione di garantire la base essenziale per sopravvivere, ma diventa una droga, che ci aiuta a superare le inquietudini esistenziali ed i problemi familiari. Il dipendente da lavoro avverte la forte necessità di dedicare la sua vita ed il suo tempo al lavoro a costo di ridurre o eliminare del tutto la vita familiare e personale.

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Psicologia della Voce e del Canto

Psicologia della Voce e del Canto-Libro

Dalle Neuroscienze alle Applicazione Cliniche

Autore Francesca Galvani

 

Il manuale di Psicologia della Voce e del Canto nasce da una mia passione. Amavo cantare fin da bambina e da adulta mi sono spesso chiesta come la voce possa essere veicolo delle nostre emozioni e della nostra identità, di come possa aiutarci a far valere le nostre idee e le nostre opinioni. Perché cantare fa stare meglio? Perché di fronte ad un pubblico ci vergogniamo e facciamo più fatica a cantare o, addirittura, a parlare? Perché le nostre voci sono così diverse una dall’altra? Perché la voce della madre calma il bambino? Queste e altre domande mi hanno spinto a studiare e raccogliere i risultati di ricerche che autori e scienziati internazionali afferenti a diverse discipline hanno svolto.
Il libro inizia con una introduzione sulla storia del canto come strumento terapeutico, dall’uomo primitivo fino ai giorni nostri, e sui significati della voce raccolti nei miti e nelle favole occidentali.
Il libro è suddiviso in due parti: una teorica e una applicativa.


I primi capitoli sono incentrati sulla psicologia della voce e toccano tutti gli aspetti che trapelano dalla voce: le emozioni, la prosodia, l’identità di genere, i tratti di personalità e i disturbi psicologici. Inoltre, vengono riassunti i meccanismi del sistema nervoso autonomo e le aree cerebrali implicati nell’ascolto e nell’emissione della voce. Si conclude ripercorrendo lo sviluppo vocale dalla gestazione all’invecchiamento passando attraverso la muta vocale dell’adolescente, in cui si parla dell’importanza della voce nella relazione madre-bambino e della crisi che comportano i cambiamenti della voce.
Prima di passare ai capitoli sulla psicologia del canto, ecco il capitolo “Intermezzo” scritto dalla collega Laura Casetta, che sottolinea l’importanza della musica e dell’evoluzione del linguaggio.
Nei capitoli successivi si trattano temi quali le emozioni espresse attraverso il canto, compreso il senso di appartenenza, la coesione di gruppo e il raggiungimento del benessere; le basi neurologiche del canto dal bambino alle complesse mappe cerebrali dei cantanti esperti; il canto nella relazione madre-bambino, dalle ninne nanne alle canzoni giocose; lo sviluppo delle capacità canore dal neonato all’adolescente e la loro importanza sulla crescita individuale.
Nella seconda parte del manuale vengono descritte le possibili applicazioni della voce e del canto nella clinica e nei contesti socio-educativi.
Dal capitolo 8 al capitolo 10 si parla della voce in psicoterapia. L’ottavo capitolo descrive gli approcci psicoterapeutici che trattano le disfonie, in particolare la psicoterapia comportamentale di Butcher e al.; nel capitolo nono si parla dei modelli che inseriscono le tecniche vocali nel trattamento dei problemi psicologici, concentrandosi sulla Psicoterapia vocale di Diane Austin; infine, il decimo capitolo, scritto a due mani con Giuseppe Rizzi coordinatore della sede di Padova della Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale, espone in maniera dettagliata il Neofunzionalismo di Rispoli, un approccio integrato che interviene sull’individuo a 360 gradi.
L’undicesimo capitolo è rivolto ai cantanti e agli insegnanti di canto, sottolinea come alcune tecniche psicologiche, in particolare la Mindfulness (paragrafo scritto da Luca Rizzi), possano migliorare le prestazioni del cantante, ridurre l’ansia da palcoscenico e migliorare il rapporto allievo-insegnante.
Infine, gli ultimi due capitoli parlano della canto-terapia. Il dodicesimo descrive i modelli esistenti, soffermandosi in modo esaustivo sulla Voice Movement Therapy di Paul Newham, il Relational Singing Model di Meini e Guiot e sull’uso del canto corale; mentre l’ultimo capitolo descrive le applicazioni della canto-terapia, dalla demenza alla perinatalità, dalle balbuzie al russare notturno.
Se ti interessa approfondire uno di questi argomenti puoi acquistare il mio libro a questo link.

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Le emozioni: differenze di genere

Le emozioni: differenze di genere

Le femmine chiedono maggiormente aiuto di fronte a qualcosa che le spaventa, mentre i maschi assumono un atteggiamento di chiusura, quindi, le femmine sono più propense ad avere fiducia nell’altro rispetto ai maschi. Nello studio di Del Giudice (2012) gli uomini si definiscono meno fiduciosi rispetto alle donne.

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5 strategie per gestire il Public Speaking

5 strategie per gestire il Public Speaking

Il parlare il pubblico è un’azione richiesta in molte professioni: il venditore, il formatore, l’insegnante, il politico, ma anche lo scienziato che si trovi a dover esporre le sue nuove scoperte ad un convegno. E’ un’azione richiesta anche nella vita comune, nell’ambito di hobby e interessi, o essere invitati ad una conferenza come testimoni di eventi importanti. Ormai a tutti può capitare di essere intervistati o di parlare di fronte ad un pubblico più o meno ristretto. Parlare in pubblico sembra una cosa semplice ma ci sono diversi problemi da affrontare.

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Anorgasmia: 5 possibili cause

Anorgasmia: 5 possibili cause

L’orgasmo è una piacevole risposta fisiologica e psicologica a uno stimolo sessuale, associato a complesse variazioni neuroendocrine, somatiche e neurovegetative. L’anorgasmia è definita come una persistente difficoltà a raggiungere l’orgasmo, nonostante un adeguato stimolo ed eccitamento, che diventano fonte di stress.

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Come liberarsi dal bruxismo?

Come liberarsi dal bruxismo?

ll bruxismo è classificato come un disturbo del sonno in quanto si manifesta durante le fasi di sonno non-REM, ma può verificarsi anche durante il giorno in casi molto gravi. Spesso è associato ad altri sintomi come apnee notturne, russamento, clonie muscolari durante il sonno e sonno non ristoratore.
E’ caratterizzato dal digrignare i denti, serrarli o stringerli in modo involontario e non finalizzato ad uno scopo preciso. Trattandosi di movimenti ritmici, stereotipati e continui, a lungo andare i denti possono subire gravi lesioni, possono divenire appiattiti, essere più sensibili al caldo e al freddo. A volte il digrignare è così intenso da essere udito anche da terzi.

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Gli effetti dello stress sulla crescita e sullo sviluppo

Gli effetti dello stress sulla crescita e sullo sviluppo

E’ proprio vero che la crescita avviene grazie al consumo di cibo: il cervello diventa più grande, le cellule si dividono e crescono, le ossa lunghe si allungano, la laringe si ispessisce, ecc. Buona parte del compito degli ormoni è di mobilitare l’energia e i materiali necessari a questo processo: signore di tutto ciò è l’ormone della crescita, mentre gli ormoni riproduttivi entrano in gioco durante la pubertà. Ma in che modo lo stress sovverte lo sviluppo? Innanzitutto questo non riguarda solo i danni alla crescita scheletrica, ma anche il modo in cui lo stress nell’infanzia può alterare la vulnerabilità alle malattie durante tutto il corso della vita.

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Etica e manipolazione del DNA: perché esistono le malattie genetiche?

Etica e manipolazione del DNA: perché esistono le malattie genetiche?

La gran parte delle malattie genetiche gravi è rara e colpisce meno di una persona su diecimila. Si tratta di malattie che sono il risultato dell’azione di geni recessivi che causano danni solo nei pochi sfortunati che ne ricevono due copie, anche se le possibilità che questo si verifichi aumentano se sposiamo un parente; per questo esiste il tabù dell’incesto e dei matrimoni tra i parenti, in quanto questo causerebbe una maggiore possibilità di generare bambini anormali. Per la selezione naturale non è facile eliminare un gene deleterio recessivo, nonostante le apparenze.

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