La televisione è stata una delle invenzioni più rivoluzionarie avvenute nel corso degli ultimi due secoli che, insieme alla radio, ha permesso di sviluppare la comunicazione di massa. Ma, se utilizzata in eccesso, come altri strumenti tecnologici, rischia di portare chi ne abusa a forme di dipendenza e di alienazione dal mondo reale.
Nella dipendenza affettiva c’è l’impossibilità di concepire la propria esistenza senza l’altro, senza l’oggetto del proprio amore, indipendentemente da chi esso sia. A volte, chi soffre di dipendenza affettiva può cadere in trappole relazionali con partner narcisisti o manipolatori senza accorgersene e avere difficoltà ad interrompere relazioni negative anche quando sfociano in forme di violenza; altre volte, queste persone possono diventare stalker quando il partner interrompe la relazione.
Lo shopping compulsivo è una dipendenza e, come tutte le dipendenze, è caratterizzata dalla difficoltà a fermarsi, a rinunciare a qualcosa che, tutto sommato, fa stare bene. Per questo è difficile uscirne da soli e si rivela necessario il supporto di un professionista. Lo shopping compulsivo fa parte di quella branca definita “nuove dipendenze”, “new addiction” in inglese, in cui l’oggetto della dipendenza non è una sostanza ma un comportamento.
Oltre alla dipendenze più classiche e conosciute determinate dal consumo di sostanze stupefacenti, nel mondo odierno hanno fatto la comparsa anche le cosiddette dipendenze comportamentali, dove non ci sono in gioco né alcol né altre sostanze ma comportamenti che procurano piacere a tal punto da non poterne più fare a meno. Si chiamo nuove dipendenze e si stanno diffondendo sempre di più.
Il gioco d’azzardo patologico è attualmente molto diffuso. Si tratta di un disturbo del comportamento caratterizzato da dipendenza: chi lo fa ha bisogno di investire sempre maggiori quantità di denaro e presenta sintomi di astinenza, quali ansia e irritabilità, se per qualche motivo è impossibilitato a giocare. Non si gioca per l’esigenza di vincere somme di denaro ma per il brivido, l’adrenalina che comporta il gioco in sé, anche se col tempo può provocare rottura dei legami famigliari e crisi economiche in chi gioca e chi gli sta intorno.
La bulimia è un disturbo del comportamento alimentare ufficialmente riconosciuto dagli anni ’80. Chi soffre di bulimia nervosa ha un peso mediamente nella norma ma è costantemente preoccupato del proprio peso corporeo, che mantiene, nonostante le abbuffate, grazie a comportamenti compensatori come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Questi comportamenti sono dettati dal senso di colpa e dal bisogno di apparire magri, ma possono a loro volta essere causa di complesse sintomatologie.
La Psicotraumatologia è quella branca della psicologia che si occupa dello studio dell’effetto che i traumi hanno sul sistema nervoso e sullo sviluppo evolutivo dell’individuo. La depressione è uno dei possibili sviluppi traumatici, infatti, nel trauma si sperimenta un forte senso di impotenza. Se il trauma è legato ad una relazione, ulteriori effetti del trauma saranno la sfiducia, la vergogna e il senso di colpa. Oggi esistono svariati approcci terapeutici che consentono di superare i traumi e risolvere i sintomi. Basta scegliere quello giusto.
Mi chiamo Francesca Galvani, da anni lavoro come Psicologa a Padova e a San Donà di Piave per migliorare la qualità della vita delle persone.
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