3 Competenze per Comunicare Efficacemente

La comunicazione è ciò che regola i rapporti interpersonali, ciò che ci permette di instaurare legami attraverso la voce, il linguaggio verbale e non verbale. La comunicazione deve essere una capacità acquisita, una competenza efficace affinché non ci debbano essere fraintedimenti o chiusure.

“Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”
(Zygmunt Bauman)

Comunichiamo continuamente, anche quando non lo vogliamo, e per comunicare è sufficiente essere in due. Watzlavick diceva che “non si può non comunicare”, perché anche il silenzio e l’immobilità dicono qualcosa di noi, di come stiamo e di quello che non vogliamo dire con le parole in quel momento. La comunicazione, secondo la Psicologia Funzionale, presenta 4 livelli:

1. Livello cognitivo: è costituito da una capacità razionale di comprendere e pronunciare il linguaggio scritto e parlato, una capacità che non è solo percettiva ma anche di attribuzione di significati relativamente alla lingua o alle lingue conosciute. A volte si può cadere nell’interpretazione del non detto “ha detto così, quindi voleva dire che…” , ma non sempre le interpretazioni corrispondono a ciò che l’altro voleva effettivamente comunicare, spesso si tratta di fraintesi e alterazioni della comunicazione.
2. Livello emotivo: quando comunichiamo, che lo facciamo anche sul piano verbale o soltanto attraverso il linguaggio del corpo, veicoliamo sempre anche un’emozione, che sia gioia, tristezza, sorpresa, paura o tenerezza.
3. Livello Posturale: i movimenti, i gesti condivisi culturalmente o idiosincratici, l’espressione del viso, lo sguardo, la forza con cui ci muoviamo, la lentezza o la velocità dei nostri movimenti, sono tutti potenti mezzi di comunicazione. A volte rischiano di essere fraintesi, ad esempio un’espressione del viso di rabbia, non è necessariamente rivolta all’interlocutore, ma può essere relativa a qualcosa a cui l’individuo sta pensando o essere un’espressione tipica. Gli elementi non verbali devono sempre essere considerati nel contesto e nella conoscenza di chi li produce, in caso contrario possono essere soggetti ad interpretazione e quindi produrre errori comunicativi.
4. Livello fisiologico: la voce è prodotta dall’attività dell’apparato pneumo-fono-articolatorio, quindi la respirazione, la vibrazione delle corde vocali e le risonanze contribuiscono a produrre la complessità del linguaggio o semplici suoni. Ma anche altri fattori, come l’iperattivazione del sistema simpatico, influenzano il nostro modo di comunicare.

Comunicazione efficace Psicologo san Donà di Piave
Perché la comunicazione sia efficace occorre possedere diverse capacità

1- Percepire l’altro al di sotto delle apparenze, percepire quello che l’altro ci sta comunicando senza interpretare, è un funzionamento fondamentale che ci permette di non fraintendere e di compiere delle decisioni.
2- Contatto, conosciuto anche come empatia, un sentirsi vicini all’altro tanto da comprendere le sue emozioni. Ma il contatto è anche il guardare l’altro negli occhi mentre si interagisce, il non avere pregiudizi o fantasie negative, il compiere un gesto come una pacca sulla spalla. Contatto significa anche ascoltare, e ascoltare significa essere davvero interessati a quello che l’altro sta dicendo, senza interrompere.
3- Assertività, ovvero la capacità di far valere le proprie opinioni, di non subire e non uniformarsi sempre al parere degli altri, la capacità di sostenere le proprie idee, proporsi ed essere sicuri di sé, ma senza rabbia e agitazione.
L’allenamento di queste capacità ci potrà consentire di comunicare in modo efficace.
Riferimenti bibliografici:

-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé-L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.

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